scritto da claudio iori creato Sabato, 02 Giugno 2018. pubblicato in Escursioni
LO SPIRITO DELLA TRANSAPPENNINICA (da leggere x chi è alla sua prima esperienza) Arrivare da A fino a B tentando di fare il più fuoristrada possibile, mettendo sotto le ruote di tutto: forestali, sentieri, fango, guadi, rocce, salite impossibili, discese anche tecniche (Manuel) – Il tutto fatto con calma e rispetto (Davide) – Accompagnati da una fantastica “combricola” (Giordano) – o da un gruppo di + deficenti (Laura Taranto) – Il tutto pedalando in posti fantastici (Claudio) . Da offroadmtb.net – commenti Transappenninica 2013.
Dal 2005 il gruppo Off Road Reggio Mtb organizza la “Transappenninica”, un evento che ideologicamente è inquadrabile come viaggio più che come impresa sportiva. Di anno in anno un itinerario diverso porta i partecipanti ad attraversare l’Appennino, superando il crinale e talvolta raggiungendo il mare (con apprezzato bagno finale e cena). Si tratta di un itinerario essenzialmente fuoristrada, spesso in territori impervi e solitari e benché il percorso sia stato studiato per la mtb incontreremo tratti tecnici, disastrati da un inverno + duro del solito e dalla mancanza di manutenzione. A causa di questi motivi nelle prime due tappe non mancheranno le occasioni di dover spingere la bici. Il percorso non è individuabile con segnalazioni sul territorio, si formeranno dei gruppi con una guida e una “scopa” a chiudere; è comunque necessario, ad ogni bivio, aspettare di vedere il compagno che ci segue. Come sempre affronteremo questi tre giorni di mtb con la dovuta calma x meglio appezzare l’ambiente che ci circonda. Invitiamo i partecipanti a presentarsi con la bici in ordine, luci, casco, un minimo di attrezzatura, un sorriso che aiuta sempre… e di rispettare gli orari stabiliti.
Alcuni numeri della 14° Transappenninica :
Sabato 16 Giugno: PROLOGO (facoltativo) Bosco di M. Fuso – Scurano km 4 +40m -443
1° tappa SCURANO – VALDITACCA km 38 +1650 -1300
Domenica 17 Giugno:
2° tappa VALDITACCA – AULLA km 59 +1400 -2250
Lunedì 18 Giugno:
3° tappa AULLA – BONASSOLA km 65 +1550 -1800
Trasferimento BONASSOLA – LEVANTO km 4
Programma di Sabato 16 Giugno : Ore 6,45 Ritrovo dei partecipanti nel solito parcheggio del Supermercato Sigma in via Medaglie d’Oro della Resistenza (RE). Ottimizzazione del trasporto di bici e biker. I partecipanti sono pregati di : Caricare la propia bici sul carrello dell’autobus e il bagaglio nel vano dell’autobus. Ore 7,30 Tassativa partenza trasferimento per Scurano. ( poco più di 50 km dalla città di Reggio). Ore 9,00 arrivo a Scurano, scarico bici e bagagli dall’autobus, colazione pane burro marmellata caffè succhi di frutta, foto di gruppo. Ore 10,00 partenza 1°tappa.
Scurano (690 metri di altitudine) è una frazione del comune di Neviano. Il paese è frazionato in tanti piccoli borghi che si estendono sulla riva sinistra dell’Enza fino alle pendici del Monte Fuso. Mercato è il borgo principale e luogo della nostra partenza, attorno alla piazzetta principale sono custoditi alcuni edifici storici del XIV secolo e, molto bella, una pieve edificata nel 1100 e successivamente modificata attorno al XVII secolo. Scurano è famosa tra noi biker x i percorsi che si snodano tra il paese e il monte Fuso. Per questo motivo ci piacerebbe partire con una discesa che dalle pendici del monte riporta in paese. Per effettuare questo prologo, facoltativo, occorre trasportare le bici e i biker e questo porterà via un po’ di tempo. Per cui valuteremo cosa fare in base agli orari e al tempo meteorologico. Questa prima tappa è breve ma decisamente intensa ! Anche x chi viaggia su e-bike deve valutare attentamente l’uso dell’assistenza del motore poiché non è prevista nessuna ricarica.
1° tappa : BREVE MA INTENSA ! Cominciamo a pedalare, Appena fuori il borgo sulla destra spicca la casa del Boia, un edificio imponente (era un mestiere redditizio) ma purtroppo in pessime condizioni e, qualche km più avanti, la Bastia Fattori: un agglomerato di edifici in sasso fatto di torri e stalle, logge e mura intorno a un cortile con pozzo centrale. L’edificio è privato ma, forse una sbirciatina.. la si riesce a fare ! Una larga sterrata ci accompagna poi al Parco di Monte Fuso dove in un grande recinto sono ospitati cervi e daini (c’è anche un bar ma abbiamo percorso solo 4 km e sarebbe preoccupante averne già bisogno!) Il percorso ritorna su strada asfaltata, in salita, fino al borgo di Rusino dove a dx parte un sentiero impegnativo che in breve ci accompagna ai resti della torre medievale di Rusino (Q1000 – km 10) . Una breve discesa su sentiero ci porta alla Pieve di Santa Giuliana nel borgo di Moragnano .All’interno sono custodite + di 2000 incisioni e graffiti raccontano passaggi di pellegrini e eventi straordinari come nevicate e carestie. Terminiamo la nostra discesa, ora su asfalto, a Lagrimone (Q720 – km 12) paese dove sono più numerosi i salumifici che le case…Però c’è anche un bar, l’ultimo Bar che incontreremo oggi. Volutamente, per risparmiare un po’ di energie, approfittiamo di una strada asfaltata x guadagnare quota.. ; Nel borgo di Casagalvana c’è una fontana (fa anche rima) e ci sono i ragazzi dell’assistenza con liquidi e frutta. Da questo punto si può decidere se seguire la traccia principale o optare x una variante più pedalabile (asfalto-sterrato). Seguendo la traccia originale, una carraia, ci porta con alcuni saliscendi (più sali che scendi) alla imponente Croce del Cardinale (Q1070 – km 20) Un cartello non spiega perché quest’opera sia stata fatta in un posto così isolato . Il percorso diventa ora più duro e alcuni tratti tra marne, arenarie e tratti erbosi ci costringono a spingere la bici. Prendiamola con calma e approfittiamone per guardarci attorno e scattare foto. Il top del panorama lo si gode, con una piccola deviazione, al Corno di Caneto (Q1428 – km 23): in sintesi da questo posto si vede tutto, anche l’arrivo! Arrivo che però è ancora lontano ; Si continua su sentiero di crinale poi con una piccola deviazione segnalata raggiungiamo l’area di sosta di Valbona (Q1415 – km 26) dove effettueremo il ristoro principale. Dopo la sosta un bel passaggio tra le flysch del Monte Caio ( fare Attenzione!) e poi avanti, avanti… con continui sali scendi (stavolta più scendi che sali) si supera il Passo di Zibana (Q1253) e il Passo di Ticchiano (Q1150) prima di scendere al borgo di Pianadetto. Bastano ora due pedalate per raggiungere Valditacca (Q1000 – km 38 ARRIVO). Il piccolo abitato è formato da case in sasso addossate l’una all’altra con frequenti sottopassi, vicoli stretti selciati in pietra arenaria. Il gruppo pernotterà in quattro strutture diverse, mentre la cena (ore 20,00) sarà per tutti presso il ristorante Da Rita.
2° tappa : RICALCA IN PIENO LO SPIRITO DELLA TRANSAPPENNINICA ! Lasciamo Valditacca scendendo a guadare il Torrente Cedra per poi proseguire, alternando antiche mulattiere a sentieri lungo una condotta idrica, fino alla frazione di Tre Fiumi dove cominceremo a salire seguendo uno stradello asfaltato che termina al Lago Ballano (Q 1360 – Km 8,5). Una piccola deviazione sulla destra ci porta in riva al lago e , se la colazione non è stata abbondante, presso la Baita di Biancaneve posso garantire che le torte sono veramente buone! Il percorso continua seguendo il tracciato dell’Alta Via dei Parchi (percorso mtb da Berceto a Rimini). Purtroppo lo stato di questo sentiero, nonostante il nostro intervento (una giornata passata a tagliare piante cadute), è pessimo e ci costringe a spingere la bici x diversi tratti. La fatica è in parte ripagata dal passaggio lungo le sponde del lago Verdarolo e del lago Squincio (deviazione a dx) dove termina la parte più dura della giornata. Prima di costeggiare il Lago Paduli, in prossimità del Passo del Lagastrello (Q 1160 – km 17,5) troveremo l’assistenza con frutta e liquidi. Faggi modellati dal vento, prati verdi ornati di fiori e attraversati da piccoli rivoli d’acqua (Sorgenti dell’Enza) invitano a sognare e a rimanere ma dobbiamo continuare…. Un brusco risveglio si presenta sotto forma di un breve ma intenso strappo che ci fa salire al Passo del Giogo dove, finalmente, inizia una lunga discesa prima su forestale, poi su stretto sentiero con pungitopo poi ancora su forestale. Una risalita su asfalto ci permette di raffreddare i freni e di abbassare la velocità per meglio ammirare il panorama che, ora, si apre anche sulla catena delle Alpi Apuane. Nei pressi del borgo di Groppo S.Pietro una piccola deviazione, a sx, ci porta ad una fontana sotto i resti di un’antica torre prima di riprendere a scendere raggiungendo la Valle del torrente Taverone. Imbocchiamo un sentiero stretto tra la morsa di una vegetazione lussureggiante fatta di razze e di altre cose che pungono… Nonostante sia stato ben pulito il mese scorso, con questo clima tropicale, è provabile che ci sia stata una forte ricrescita… Usciti da questa situazione, a rigoni o no, arriviamo a Licciana Nardi (Q210 – km 46). Attraversato il porticato che collega il Castello (casa fortificata) con la Chiesa entriamo nel racchiuso centro storico dove effettueremo una sosta x il pasto principale. POSSIBILE RICARICA E-BIKE Ripartiamo , senza fretta, una “comoda” e panoramica salita su bitume ci porta a raggiungere la Madonna di Loreto. Svoltiamo a sx seguendo una carraia con tante diramazioni, non sempre si rimane sul sentiero principale! Per questo motivo bisogna fare attenzione a non perdere la traccia e il compagno che ci segue. Inoltre siamo entrati ( ci è stato concesso grazie a una “punta” di Parm.Reggiano) in una riserva di caccia dove sparano tutto l’anno e a tutte le ore, per cui non fate i fagiani! Lasciamo i cacciatori della Valle del Deglio ansiosi di ricominciare a sparare a “cani e gatti”…e dopo qualche km di asfalto incrociamo la Via Francigena, seguiamo questo sentiero fino a Terrarossa (Q 89 – km 56) paese nella valle del Magra in prossimità di Aulla. Una ciclabile costruita sul tracciato della dismessa ferrovia ci accompagnerà fino all’arrivo della vivace, anzi caotica (visto da dove veniamo) Aulla (Q64 – km59) Il paese di Aulla (12.000 abitanti) è un crocevia di importanti vie di comunicazione concentrando in poco spazio il transito di un’autostrada(A15 Parma- Spezia), due strade statali (la ss62 della Cisa e la ss63 del Cerreto) e di due linee ferroviarie (Parma-Spezia e Aulla-Lucca). Per chi vuole fare un ulteriore piccolo sforzo può salire alla fortezza della Brunella che sovrasta la città. Cena (ore 20) e pernottamento presso il Demy Hotel
3° Tappa : LUNGA MA TUTTA PEDALABILE ! Lasciamo il centro di Aulla e il traffico per salire le colline che separano la valle del Magra alla valle del Vara; alternando tratti asfaltati a tratti off road. Superato il centro di Bolano (q310 – km 14) scendiamo nella valle del Vara seguendo la parte finale dell’alta via dei Monti Liguri che termina a Ceparana. Poco più avanti, nel paese di Follo (Q21 – km21) ci sarà l’incontro con l’assistenza con frutta e liquidi. Seguiremo il fiume Vara x diversi km sfruttando, in parte, la Strada dei Tedeschi (pista ciclabile su strada storica). Poi, presso un isolato b&b a Cerè (Q180 – km40) ci sarà la pausa x il pasto principale (POSSIBILE RICARICA E-BIKE). Un ultimo ostacolo ci separa dal mare, dopo il borgo di Pignone (Q189) scaleremo l’ultima montagna su bitume raggiungendo quota 500 metri. Qui ci sono diverse possibilità x allungare il giro e di scendere con discese, anche tecniche. La nostra scelta è stata di abbreviare il giro; Continuando verso il Santuario di Soviore (Q477 – km 52 in bella posizione panoramica sopra il paese di Monterosso a Mare), poi Il Colle di Gritta e la discesa su Levanto. Gli ultimi km sono lungo la ciclabile realizzata lungo il tracciato della vecchia ferrovia: tra una galleria e l’altra si aprono splendidi spiazzi affacciati sul mare. Arrivati a Bonassola non ci resta che cercare i Bagni S. Giorgio (Fuori traccia) Il grazioso borgo è molto piccolo (900 abitanti), racchiuso tra due promontori non sarà facile perdersi! Con un mare invitante tutti in acqua prima del buffet che sancisce la fine di questa 14° transapp.
dopo cena riprenderemo la bici x trasferirci a Levanto dove ci attende l’autobus x il ritorno (per questo motivo servono le luci)
Dopo 1905 parole ne spendo altre due x augurarvi una buon divertimento!